Dieta Gift, alimentazione di segnale

DIETA GIFT
Eccomi a raccontarvi la nascita di Dieta gift grazie al Dottor Luca Speciani con il quale collaboro da qualche tempo.
Per dieta Gift, dove la parola Dieta non significa privazione calorica ma stile di vita, l’obiettivo primario è la salute delle persone e il dimagrimento rappresenta una piacevole conseguenza legata al benessere psicofisico che si ottiene.
Il cibo quindi rappresenta il carburante che immettiamo nel nostro corpo per permettergli di svolgere tutte le funzioni principali: vivere, respirare, muoversi, mantenersi in salute e perché no, anche tonico e magro; al contrario vivere con un corpo in riserva di carburante ogni giorno non rappresenta la modalità corretta per mantenere in moto la macchina umana.
UN PO’ DI STORIA
Nel 1994 un ricercatore americano Jeffrey Friedman, scoprì che nel nostro tessuto adiposo, cioè nelle nostre cellule di grasso, vi era una molecola che chiamò leptina, dal greco “leptos” che significa sottile e magro.
Quando la somministrò a ratti obesi, che ne erano privi, procurò in loro dimagrimenti immediati e rapidi.
Tale scoperta attirò subito l’interesse di molti ricercatori e soprattutto delle case farmaceutiche, alla disperata ricerca di una pillola magica in grado di risolvere il dilagante problema dell’ingrassamento globale.
COSA FA LA LEPTINA?
La leptina è un messaggero attivo nel tessuto adiposo che, attraverso il nostro torrente circolatorio, ossia attraverso il nostro sangue, avvisa l’ipotalamo dell’abbondanza o carenza di cibo, con dei segnali chimici.
Se l’alimentazione è normocalorica, cioè se io mangio per quanto consumo ogni giorno, allora circola leptina ed essa svolge una duplice funzione: inibisce la sensazione di fame e accelera il metabolismo.
GLI ASSI METABOLICI
Accade esattamente così perché l’ipotalamo, in presenza di leptina, spegne il senso di fame e stimola la tiroide con un metabolismo attivo e poi accende altri assi metabolici:
– il surrene con la produzione di cortisolo che ci farà scattanti ed energici,
– le gonadi con ovaie e testicoli ben funzionanti
– il Gh con muscoli ed ossa ben sviluppati.
Se io mangio a sufficienza, il mio tessuto adiposo è equilibrato, circola leptina ed il mio metabolismo si alza per cui io non aumento a dismisura la massa grassa e non riduco allo stremo il mio muscolo; sono magro, tonico e pieno di energia.
TANTE MOLECOLE DI SEGNALE
La leptina non è la sola molecola di segnale prodotta dal nostro organismo ma ve ne sono molte altre che inviano segnali al nostro cervello e dirigono a livello centrale il nostro metabolismo, rendendolo attivo e scattante oppure rallentandolo.
Si è scoperto che molte molecole di segnale si trovano nel nostro tessuto adiposo, che è un organo importante e non è soltanto un enorme silos per depositare il grasso all’infinito.
Negli anni successivi gli esperimenti di Friedmann dimostrarono che la somministrazione di leptina dall’esterno sortiva effetti lipolitici, cioè faceva dimagrire soltanto quei topi che ne erano geneticamente privi e non funzionava per nulla con quelle cavie che, pur producendo l’ormone “della magrezza”, avevano sviluppato una sorta di resistenza e non comprendevano il suo messaggio.
Se per anni ci siamo iperalimentati, abbiamo imparato a difenderci dagli eccessi prolungati di leptina e siamo diventati sordi al suo segnale che voleva spegnere il senso di fame e abbiamo chiuso i canali comunicativi.
Per questo motivo, la persona obesa, pur continuando a mangiare in eccesso, non avverte il senso di sazietà.
UNA NUOVA IDEA DIETOLOGICA
Se siamo ancorati, invece, al concetto che per dimagrire bisogna mangiare di meno e quindi riteniamo la restrizione calorica l’unica soluzione, non facciamo altro che aggravare la situazione; l’ipotalamo, infatti, non ricevendo alcun messaggio volto allo stop del senso di fame manterrà una linea di prudenza tenendo bassi i consumi.
Ecco perché moltissime persone, pur trattenendosi sul cibo, non riescono ad eliminare i chili di troppo.
Se circolante, la leptina invia messaggi all’ipotalamo volti a consumare tutto ciò che si è mangiato, assimilando ciò che serve, investendo in muscolo e disperdendo il resto sotto forma di calore.
Se invece non scorre leptina il messaggio è quello di tiroide e metabolismo lento, muscolo bloccato a favore di grasso corporeo che è la migliore soluzione in caso di carestia alimentare.
L’obiettivo rimane quello di una alimentazione completa e corretta per favorire un metabolismo attivo attraverso una serie di trucchetti che saranno via via illustrati nei prossimi articoli.